venerdì 2 dicembre 2011

PER IL RILANCIO DEL PARCO COLLI



Abbiamo rovesciato un modo di fare i governi del Parco passando prioritariamente a discutere del programma del Parco e solo dopo avere trovato una intesa programmatica abbiamo iniziato a parlare della composizione del Comitato Esecutivo.
Il programma del Parco l’abbiamo titolato : “per il rilancio del Parco” e di rilancio il Parco Colli ne ha proprio bisogno non solo per le secche economico-finanziarie ma anche per riprendere il filo di un disegno di valorizzazione e tutela del territorio culminato con la legge istitutiva del Parco che in questi anni si era smarrito.
Partire dal programma contiene implicitamente il forte messaggio di una nuova e fattiva trasversalità. Non c’è più in questo Ente (come del resto in tutti gli altri Enti sovracomunali) una divisione politica netta tra maggioranza e minoranza ma al contrario c’è una condivisione di nuove responsabilità finalizzate al rilancio del Parco Colli.
I punti qualificanti del programma sono:
- Partecipazione e trasparenza : riattivazione della Consulta, coinvolgendo tutto il tessuto                     associativo presente nei 15 Comuni del Parco. Sarà svolta una relazione annuale sull’attività del Parco ai 15 Consigli Comunali;

- Unità di Paesaggio e Piano Ambientale : Vanno salvate e valorizzate le 26 Unità di Paesaggio e il Piano Ambientale non va “cestinato” ma aggiornato e adeguato ai tempi e alle nuove normative.

- Vanno assunte alcune semplice regole : 1) nelle zone a bosco non si costruisce e nelle zone agricole si realizzano nuovi interventi solo in funzione dell’attività agricola, considerando l’aspetto produttivo ma anche quello legato al mantenimento del paesaggio. 2) I beni culturali presenti in modo diffuso sul territorio vanno salvati col loro contesto. 3) Le espansioni dei centri abitati vanno previste in funzione dello sviluppo naturale degli stessi e le nuove attività produttive vanno concentrate in aree prevalentemente ai margini interni/esterni del Parco. 4) vanno gradualmente allontanate le attività incompatibili. 5) va contenuto l’incremento dell’uso dell’auto.

- Per i Cinghiali : si deve affrontare il problema attuando i protocolli esistenti ed implementandoli, ove necessario, per garantire l’abbattimento selettivo, con l’ausilio delle associazioni di categoria.

- Per i Cementifici il Parco dovrà fare quello che non ha fatto, vale a dire attivarsi per un accordo di programma coinvolgendo le Istituzioni pubbliche e le parti sociali per superare e governare l’attuale situazione.

- Per le Antenne si prosegue sulla strada tracciata dando atto che si tratta di concludere quanto previsto con la Regione e con il Comune di Baone accelerandone l’attuazione.

L’attuazione dei progetti previsti dal Piano Ambientale consente finalmente di dare spinta ad un disegno anche economico di valorizzazione di un patrimonio ambientale, paesaggistico, storico e monumentale davvero unico. Pertanto da subito ci si dovrà attivare per potenziare il Progetto Agricoltura e per varare il Progetto Ville, di grande interesse culturale e turistico.
Ovviamente i progetti su cui puntare sono molteplici e vanno dal recupero del Monte Venda, libero da servitù militari, a Rocca Pendice, alla Valcalaona, all’anello ciclabile dei colli, al semianello delle vie d’acqua da Padova a Vò Vecchio.
E’ un bel programma.
Partire dal programma significa comprendere che è in gioco il futuro del Parco Colli. Sta a tutti noi, amministratori, consiglieri, sindaci fare sì che questo Ente ridiventi uno strumento di tutela e di valorizzazione e possa recuperare credibilità e prestigio.
Partire dal programma, almeno per me che ho partecipato alla sua stesura, significa inoltre ritornare alla politica, quella che si è persa per strada, ridando valore e  senso vero alla stessa, cercando unicamente di dare un fattivo contributo allo sviluppo sostenibile del nostro territorio.

Francesco Corso
Sindaco di Baone