mercoledì 2 gennaio 2013

Intervento Angelo


cara nicoletta,

dovrei essere l’ultimo, probabilmente, a intervenire, ma questo è proprio un incentivo a farlo  :-)
l’ultimo perché diverse cose di quelle che dici le dico da molto tempo, al punto da aver stufato.
per esempio che le primarie in sé non sono garanzia di democratizzazione, anzi possono diventare un’arma a doppio taglio, mero strumento di legittimazione degli apparati (che infatti le hanno sposate alla grande).
oggi lo vediamo: tre turni di primarie in un mese hanno semplicemente confermato lo status quo.
dando però una bella imbiancata di democrazia ai sepolcri del partito.

dissi anche che renzi avrebbe fatto fare un passo indietro al partito, altro che rinnovarlo! rivitalizzando una corrente interna che semplicemente aveva perso il suo smalto e il cui apparato si era indebolito, finendo solo per dividere il partito… dividendo anche nuovopercorso, che era ormai un capitolo chiuso.
come finirà la faccenda renzi non è ancora ben chiaro, comunque ha di sicuro dato una bella spinta verso il centro(destra) ad un partito che oggi definire di centrosinistra è molto faticoso.
alla fine bersani ci ha marciato, perché ha capito che gli può esser utile.

e mi pare infatti che, insomma, alla fine corso abbia “corso” da solo sulla base delle sue potenzialità.
che inoltre la candidatura di piva (ammessa fuori da tutte le regole e dal buon senso), abbia disturbato non poco francesco è inutile dirlo, molti dei voti di piva sarebbero confluiti su di lui.
infatti i voti di piva sono solo in parte “renziani”, gli scarsi risultati della galbussera lo confermano.
pensare che nuovopercorso avrebbe potuto sorvolare sulle prese di posizione delle primarie e subito ricompattarsi penso, personalmente, che fosse ingenuo.

potrei aggiungere anche che nuovopercorso dovrebbe farsi un esame di coscienza, ma lo dico da mo’, ed è un esame di coscienza che deve fare da almeno due anni, ma non ha mai voluto farlo.
transeat.

sullo scarso apporto della componente “puppatiana” farei una osservazione: francesco si prepara a questa candidatura da molti mesi, la candidatura pasquato è nata invece quasi dal niente e in pochi giorni lei ha dovuto fare una mole di lavoro tale da rendere praticamente impossibile condividere niente.
non intendo con questo difendere niente e nessuno, d’altronde non ho nascosto, tra i puppatiani, il mio dissenso e la mia delusione per le posizioni assunte da laura puppato alle primarie, che ho trovato rispondenti ai soliti tatticismi.

comunque è vero che manca endemicamente una visione e una mentalità strategica, al punto che ormai faccio fatica a scrivere “strategia”, che sembra un parolaccia.
che manca in tutto il pd, a mio avviso, tutta la strategia che il pd bersaniano oggi contempla è: andare al governo nel 2013.
che non mi pare molto.
se poi per ottenerlo ci si fa dettare da monti l’agenda, mi pare anche un pochino degradante.
e mi pare proprio che, per come si stanno mettendo le cose, bersani sia molto propenso ad accettare l’idea di poter governare grazie all’appoggio del centro montiano, che è un centro che non fa niente per niente ma propone politiche di destra – e questa è una tattica non una strategia.
vincere le politiche sarà proprio una grande vittoria per il centrosinistra!
ma soprattutto per la società che dovrebbe identificarsi con il centrosinistra!
della quale ci dovremmo preoccupare ben di più che non della “ditta” bersaniana e del suo successo elettorale.
ma non pare che funzioni così.

onestamente, cara nicoletta, a parte il fatto personale, non so che senso abbiano le tue dimissioni, oggi come oggi.
fra qualche mese ci sarà il congresso e prima la campagna per le politiche.
io personalmente so di rivestire qualche carica nel pd cittadino, anche se non so bene in quale organismo… e comunque non mi convocano mai, per cui sto del tutto tranquillo.
ci si può convivere tranquillamente con le cariche, anzi dimettersi apre spazio a qualcuno acceso da fervore collaborazionista.
il che diventa un danno.
non è una critica, ovvio, solo una osservazione en passant.
sappiamo comunque che gli organi di gestione del partito non servono a nulla.

concludendo volevo solo fare una osservazione finale.
francesco ha perso - come dice nicoletta.

ma io mi sono sempre chiesto, e adesso lo posso finalmente dire apertamente: cosa ha perso?
ha perso l’opportunità di andare a roma a fare il deputato del pd.
ok.
ma (a parte la gratificazione personale, che è sempre legittima), che ci sarebbe andato davvero a fare francesco a roma?

qualcuno crede che a bordo di quel “transatlantico” di bucanieri, filibustieri, politicanti navigati o da strapazzo, equipaggi ligi agli ordini dello stato maggiore e voltagabbana vari, la sua voce avrebbe avuto un peso qualsivoglia?
io credo proprio di no.
si sarebbe persa nel baillamme, soffocata tra gli ordini di scuderia.
il lavoro vero da fare resta qui.
nei territori.
il partito si cambia partendo da qui.
il paese si cambia partendo da qui.
il mondo si cambia partendo da qui.

certo è un lavoro che non può più fare qualcosa come nuovopercorso, che secondo me si era dimostrato inadeguato quasi da subito.
ma neanche una replica o rivisitazione di nuovopercorso.
e questo si vedrà.

buon anno,


angelo

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